VHS
AZIONE / AVVENTURA
ANNO: 1998
REGISTA: KEVIN COSTNER
ATTORE 1: KEVIN COSTNER
ATTORE 2: WILL PATTON
CASA PRODUZIONE: WARNER BROS
DURATA: 170 min

L'anno è il 2013, il mondo intero è appena uscito da una catastrofe nucleare più volte annunciata e gli Stati Uniti d'America si sono dissolti, distrutti da una sanguinosa guerra intestina senza precedenti. La popolazione è tornata indietro ad uno stato semiprimitivo fatto di piccoli agglomerati isolati dal mondo esterno: nessuna possibilità di comunicazioni ed una sola preoccupazione, quella di sopravvivere. Cosa di certo non facile da quando gli Holnists, un esercito militarmente organizzato, basato sul culto della forza fisica e della più rigida disciplina, comandato dal generale Bethlehem (un convincente Will Patton, doppiato peraltro egregiamente, già insieme a Costner in Senza Via Di Scampo), uomo spietato che della guerra ha fatto il proprio credo, imperversano per lungo e per largo seminando il terrore, facendo razzie e reclutando a forza gli uomini migliori dei vari villaggi. Sarà un attore girovago e solitario, un vagabondo alla disperata caccia di un po' di cibo, indossati casualmente i panni di un postino trovato morto, a fare rinascere la voglia di andare avanti, di reagire, di opporsi ai continui soprusi. Conosciuto da tutti come "il postino", questa figura di anomalo eroe interpretato dallo stesso Kevin Costner diventerà, senza volerlo, un modello per i più giovani, il rappresentante, in quanto funzionario governativo, di un ipotetico stato unitario ricostituito, di quella fratellanza e di quella libertà per troppo tempo dimenticate.
E' un viaggio nel futuro che ci fa tornare indietro nel tempo, ad un mondo del tutto privo di mezzi di trasporto meccanici e di telecomunicazioni, ad un'epoca nella quale ricevere una lettera stava a significare la gioia di poter entrare in contatto con un parente o un amico lontano, l'unico mezzo per eliminare distanze altrimenti incolmabili. Ma L'Uomo Del Giorno Dopo è anche un trionfo di buoni sentimenti fin troppo stucchevoli e di un tenero amor patrio fatto di simboli e bandiere sventolanti: la divisa del postino diventa così un simbolo, come l'ufficio postale, concreta traccia di un passato ormai dimenticato ed ultimo presidio, o primo, se vogliamo, di uno stato costituito dai contorni indefiniti. L'eccessiva durata è poi sicuramente penalizzante, così come la frequente ricerca della scena madre o l'abuso di immagini rallentate e di prevedibili soluzioni, ma la felice scelta degli interpreti (da segnalare il debutto della bella Olivia Williams), l'idea di fondo della lettera come messaggero di speranza e l'incontestabile buona fede di Kevin Costner ci consentono di non sconsigliare la visione del film. Sempre che non siate allergici al buonismo incondizionato.
© 1998 reVision, Carlo Cimmino
anno 2013 la guerra ha annientato la civilta' la tecnologia è scomparsa. l' unica speranza è un eroe involontario