SCHEDA PRODOTTO
PUNTO DI NON RITORNO@ Fantascienza con SAM NEILL
DVD
FANTASCIENZA
ANNO: 1998
REGISTA: PAUL ANDERSON
ATTORE 1: LAURENCE FISHBURNE
ATTORE 2: SAM NEILL
CASA PRODUZIONE: CIC
DURATA: 92 min
Ci troviamo nel 2047, ai confini del sistema solare: la nave spaziale Event Horizon, misteriosamente scomparsa nel nulla da sette anni, è improvvisamente riapparsa inviando quello che è stato interpretato come un messaggio di aiuto, e la Lewis & Clark del capitano Miller (Laurence Fishburne), navicella specializzata nel salvataggio spaziale, inizia la sua difficile missione di recupero, recandosi verso Nettuno con un ospite d'eccezione a bordo: William Weir (Sam Neill), il "padre" della Event Horizon, l'unico a conoscenza del suo segreto. La Event Horizon, infatti, non è un'astronave come le altre: nonostante un aspetto cupo ed assai poco rincuorante, più consono ad un incubo kafkiano che ad una spedizione stellare, si tratta della prima nave che, in missione top secret, ha infranto la barriera della velocità della luce. Impossibile, direte voi, possibilissimo a sentire il dottor Weir. Basta eliminare il concetto stesso di spazio e di tempo, tanto da far coincidere il punto di partenza e quello di arrivo. Semplicistico? Neanche per sogno! Qui si è arrivati a costruire un buco nero artificiale, un fenomeno incontrollabile della natura chiuso in scatola e pronto a venire utilizzato a comando... con tutte le più ovvie conseguenze per il suo equipaggio. E mentre la nostra nave prende letteralmente vita, traendo la propria energia dal buio più profondo e tramutando paure ancestrali in terrore allo stato puro, viene quasi spontaneo cominciare a cercare una via di uscita, non tanto per gli sfortunati soccorritori quanto per noi stessi, spinti da una sorta di autodifesa a salvare il salvabile, fino a quando l'inesorabile parola fine, riportandoci alla realtà, non spezza i tenui fili che rendevano possibili i nostri vani sforzi. Si perchè qui ci ritroviamo, proprio come la Event Horizon, sbalzati da un buco nero nel nulla più assoluto, fra attori ingiudicabili che sembrano prodursi nella parodia di sé stessi, imprigionati in personaggi da barzelletta definiti alla meno peggio, e realizzatori che verrebbe voglia di confinare su una qualsiasi base lunare prima che possano fare nuovi danni. Le scenografie sono improponibili, le astronavi fra le più brutte che si siano mai viste, i movimenti di macchina, a momenti, tanto contorti e superflui da infastidire, mentre rumori, suoni, botti, luci e lampi vengono a completare l'opera in tutto il suo splendore. E, come se questo non bastasse, la sceneggiatura ed il soggetto stesso fanno acqua da ogni parte, riducendosi ad un groviglio di stati di allucinazione che si intrecciano freneticamente, fra sospensioni e contraddizioni, fino ad un sottofinale che, se notato - perchè c'è anche la possibilità che passi del tutto inosservato! -, non può che lasciare perplessi, con la sola consolazione di poter anche noi ben presto dimenticare questo --------------------------------------------------------------------------------